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Maria Morganti. Un colore al giorno

Contenuto
“Un colore al giorno”.
Studio di Maria Morganti, Venezia. Lo spazio è bellissimo, si sentono le voci e i rumori delle calli, appena fuori c’è un canale, oggetto di interesse per Maria che ogni giorno lo fotografa e sul quale ha realizzato un lavoro.
“Il colore è materia fisica che si forma nel tempo, ma tutto parte dalla tazza che lo contiene” – spiega nell’intervista – tazza che è il punto di inizio anche della sua riflessione sull’utilizzo del colore e, per estensione, sul tempo delle giornate, della vita, mentre realizza i Diari cromatici, le Sedimentazioni e il Quadro infinito, opera iniziata nel 2006.
Specifica che non si tratta di tecnica ma è il colore che, mischiandosi con il residuo rimasto nella tazza, evolve assecondando suoi criteri, e quindi una matericità, una fluidità o una trasparenza che è caratteristica dei diversi elementi cromatici che utilizza. Maria sente che non lo può dirigere concettualmente o tecnicamente, “avviene”.
Una riflessione concettuale sul colore e sui tempi della pittura, perchè fin dai suoi inizi ha avuto la consapevolezza che “la pittura è una cosa che si tocca e che si spalma, ed è come la vita stessa”.
Descrizione
Intervista a cura di Egle Prati per "Talking Art"
Dati
Anno
2014
Autore
Prati Egle
Luogo
Talking Art
Formato
Video
Status Documento
Realizzato
Fullscreen
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"Maria Morganti. Un colore al giorno", 2014, Screenshot

Talking art - Un colore al giorno from Maria Morganti on Vimeo.

"Maria Morganti. Un colore al giorno", 2014, Video