Conservare il futuro

Residenza per artisti a cura di Chiara Bertola e Henry Meyric Huges a Bassano del Grappa

Questo splendido Palazzo del XVI-XVIII secolo occupava un tempo una posizione chiave nell‚asse centrale che univa il centro principale di Bassano con il Borghetto vecchio che fu istituito dieci anni fa, dall‚altra parte del ponte, così da collegare le due parti dell‚insediamento medievale. Presumibilmente, presentava un massiccio ingresso frontale, fiancheggiato dalle imponenti (seppur scurite e trascurate) statue che ancor oggi si possono osservare nella loro posizione originale e, come in molte ville venete, era direttamente collegato attraverso l‚ingresso principale al giardino, al podere e alle fonti dell‚attività economica e della ricchezza. Ora giace lì, semi-abbandonato, privo di scopo, isolato dal tessuto del centro storico della città, che termina bruscamente alla fine del ponte dal lato della montagna, con la sua rappresentazione di un „alpino‰, e dall‚economia del turismo e del commercio cittadini. Viene usato regolarmente, ma semplicemente come ripostiglio di idee e attività che sono necessariamente effimere in natura. E‚ in attesa di un totale restauro degli affreschi del XVI secolo pensati come decorazione dell‚interno, che possono restituire un valore turistico all‚edificio, ma che allo stesso modo possono renderlo funzionalmente inutile. Ha inoltre l‚assoluto bisogno che gli si infondano un senso e uno scopo contemporanei che lo rendano, con un programma strategico di eventi e attività adeguati, accessibile a tutti gli abitanti della città e delle zone nelle prossimità, di tutte le categorie sociali, allo stesso tempo fornendolo di attrazioni per turisti che vengono da lontano, durante specifici periodi dell‚anno che possono anche coincidere, o sovrapporsi, alle iniziative riuscite e consolidate nel campo della musica e della danza, ma anche della gastronomia, dell’artigianato e così via.