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autoritratto / esplicitare / esposizione
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# 18.04

Esposizione


UNA MOSTRA IN DUE PARTI:
“APRIRE E CONTENERE”
Progettare una mostra come fosse un’abitazione. Edificare una casa per la propria intimità rendendola pubblica. Costruire un luogo dove far abitare il pensiero e la materia. Immaginare uno spazio capace di abbracciare il corpo del lavoro, ciò che si sviluppa dentro allo studio, e allo stesso tempo renderne chiaro il senso. 

Mi piacerebbe pensare ad una mostra che si manifesta in due fasi, che accade sempre nello stesso luogo, ma in due tempi diversi. La prima obbliga ad uno spostamento fisico nello spazio per percepire tutta la traccia della materia-colore formata. La seconda invece porta tutta d’un colpo davanti allo sguardo la condensazione dell’esperienza del tempo. Da un lato si tratta di schiudere, espandere, sparpagliare, estendere e dall’altra di chiudere, condensare, raccogliere, riporre. Nella prima parte tutte le “Sedimentazioni”, le “Stratificazioni”, le “Accelerazioni”, i “Diari”, le “Pareti Carte-Diario” ecc. una accanto all'altra in una sequenza lineare, cronologica, riempiono lo spazio. Rendono visibile il tempo che è stato attraversato dal colore, la traccia dell’esistenza che si è concretizzata nel colore. Nella seconda parte le stesse opere riposte nei loro contenitori si richiudono su se stesse diventando piccoli grumi.
É tutto lì? É così piccolo? É così poco? Delle forme piccole, contratte, chiuse, definite e nascoste che portano ad una percezione concentrata, sincronica, impastata del tempo. 

(Scritto nel 2015. Modificato nel 2018)
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