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# 28.09

Tavola autoritratto ridotta


Tutta la sezione del sito intitolata “Autoritratto” viene qui riprodotta interamente con i suoi testi all’interno di un’unica pagina. Il discorso complessivo che scorre con continuità, negli anni, accanto alla pratica pittorica viene in questo modo condensato e compattato nella sua totalità. Questa forma miniaturizzata è diventata l’emblema del funzionamento della mente che riflette il sistema del “Sitomente” pubblicato nel web, nel quale non si può far altro che accederci attraverso un percorso tortuoso e frammentato.
La stampa è talmente rimpicciolita da non poter essere letta ad occhio nudo. Per essere decifrata è necessario avvicinarsi e leggere ogni singolo pezzetto attraverso una lente di ingrandimento.
Si può possedere l’intero corpo del pensiero sotto il proprio sguardo, ma allo stesso tempo non si può decifrarlo tutto d’un colpo. Non si riesce a capirlo nella sua interezza se non addentrandosi separatamente in ogni singolo antro per poi ricostruirlo collegando ogni parte attraverso il ragionamento.
Se si pensa che la stampa a laser scava dentro ad una superficie specchiante, ci si rende conto che questa serie di lavori innesca due operazioni contrastanti fra di loro. Da un lato il tentativo di leggere il testo e dall’altro quello di specchiarcisi dentro, specchiarsi dentro proprio ad un testo intitolato “Autoritratto”. La tensione sta proprio lì, in quel punto, nell’impossibilità di compierle insieme queste due azioni, o ci si specchia o si legge il testo.
Anno dopo anno si determineranno degli oggetti sempre diversi perché definiti da una serie di parametri.
Il testo si trasformerà, potrebbe aumentare o in alcuni punti anche accorciarsi o cambiare nei contenuti, così come è destinata a cambiare sempre la percezione e la lettura che facciamo di noi stessi.
La grandezza dei caratteri della scrittura rimarrà continuamente uguale così come la dimensione della larghezza del supporto di 60 cm (più o meno la misura delle spalle di un corpo umano). Ciò che cambierà invece sarà l’altezza dell’oggetto che all’inizio parte coprendo solo la visione del viso (più o meno la grandezza di uno specchio da bagno) e progressivamente, nel tempo, diventerà ogni volta più lungo fino, potenzialmente, ad arrivare a corrispondere alla figura umana intera.

(Scritto nel 2021)
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