Il ritmo originario del tempo

«Così, quando Maria Morganti, nel suo lentissimo processo compositivo, stende mani su mani di colore, non fa che portare a compimento il gesto dell’arte, quel gesto atemporale che è tanto più contemporaneo quanto più è capace di sospendere il tempo. Le sue stratificazioni di colore sono questa pietà per il tempo, questo riporre il tempo, le tracce indelebili, sotto una nuova mano. L’ultima mano non è più importante della prima: è solo l’ultima, quella che sospende il processo di stesura, per poi riprenderlo altrove.» Federico Ferrari