Porto ovunque attraverso il corpo l’essenza del colore, del tempo e della materia. Il frammento, che con Chiara Sotgia abbiamo estratto nel 2014 dal “Quadro infinito”, è stato suddiviso in cinque parti per essere analizzato e fotografato al microscopio. Di questi cinque frammenti ne ho fatto cinque gioielli. Ogni elemento, diverso l’uno dall’altro, ha preso un aspetto determinato dalla forma del frammento stesso. Si tratta di un gioiello che posso portare in giro con il mio corpo indossandolo come ciondolo, oppure posso depositarlo, fissandolo al muro tramite una puntina di oro bianco (miniaturizzazione delle comuni puntine americane di metallo che di solito utilizzo per puntare alle pareti le mie Carte-Diario). L’idea del gioiello rispecchia il senso di tenere con cura e delicatezza il piccolo estratto, essenza della materia-colore. Ogni frammento è contenuto in una micro teca che può essere aperta e far sì che il pezzetto di pittura possa essere preso in mano.

(Scritto nel 2015)