Istruzioni per l'uso

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Istruzioni per l'uso

Per la consultazione di questo complesso archivio è utile delineare alcuni punti chiave di come è stato ideato per chiarirne sinteticamente struttura, concetti fondamentali e terminologie che possano facilitare la ricerca. La configurazione dell'archivio riflette la personale percezione, visione e analisi dell’artista riguardo al proprio lavoro pur rispettando gli standard archivistici ministeriali.

STRUTTURA E COLLEGAMENTI
L'archivio è organizzato in tre sezioni principali: Opere, Esposizioni e Documenti. Ogni scheda, dedicata a un documento, a un'esposizione o un'opera specifica, è corredata da informazioni dettagliate e collegamenti diretti ad altre schede correlate. Ad esempio, nella scheda di un'opera è possibile trovare l'elenco delle esposizioni in cui è stata presentata, gli articoli in cui è stata citata e i libri in cui è stata pubblicata o menzionata. Cliccando su ciascun elemento, è possibile accedere direttamente alla scheda della relativa esposizione o ai documenti collegati.

VISUALIZZAZIONE
La visualizzazione di questa vasta quantità di dati avviene attraverso tre modalità. La prima visualizzazione a lista consiste in un elenco completo (in cui i dati principali sono visibili su una linea orizzontale) che scorre verticalmente dall'alto verso il basso. La seconda modalità, visualizzazione a griglia, presenta esclusivamente le immagini, senza accompagnamento testuale. La terza visualizzazione interna consente di accedere direttamente a ciascuna singola scheda.
Queste modalità di visualizzazione si fondano su tre principi: l’importanza della lista come strumento che non tralascia nulla, ponendo tutto sul medesimo piano; il ragionamento visivo attraverso la comparazione delle sole immagini; l'approfondimento attraverso dati oggettivi e testi descrittivi e interpretativi, favorendo una comprensione più profonda.

RICERCA
Originale: La ricerca può avvenire impostando uno o più parametri nella colonna di sinistra. Il numero d’archivio permette di identificare in modo univoco un’opera attraverso il codice alfanumerico che la identifica. Gli altri campi permettono di selezionare, secondo diversi parametri, ricerche incrociate, per esempio tutte “le opere di colore verde realizzate nel 2003” oppure tutte “le esposizioni collettive curate da un determinato curatore” o anche tutti i “testi sull’artista del 2024”. I dati selezionati sono ordinabili cliccando sulle intestazioni nella parte superiore delle singole colonne. Per esempio, cliccando su “Anno” si può organizzare in ordine crescente o decrescente la lista secondo questo parametro. Tale funzione di ricerca non è solamente uno strumento di analisi scientifica: rappresenta anche un mezzo attraverso il quale il fruitore può delineare la propria visione complessiva dell’archivio-opera e l’artista stessa può creare delle nuove opere.

SCHEDE DELL'ARCHIVIO
All'interno di ciascuna scheda si possono trovare: i dati completi, dei testi descrittivi e interpretativi, i collegamenti tra le schede delle diverse sezioni (opere, esposizioni, documenti), gli allegati (documenti resi disponibili per il pubblico) e diverse immagini. Oltre al materiale disponibile sul sito, l’archivio conserva altri documenti per i quali i diritti di pubblicazione sono riservati ma che possono essere richiesti per motivi di ricerca e studio all’indirizzo archivio@mariamorganti.it.

SCHEDA OPERA
La scheda opera è strutturata su due colonne; in quella di sinistra sono riportate descrizioni testuali e collegamenti, in quella di destra i dati tecnici dell’opera. In particolare si segnalano alcune sezioni della scheda opera che sono state realizzati ad hoc per l’artista.
Il campo ALTRE ENTITÀ è un segmento di informazioni che compare se compilato e può indicare altri/e professionisti/e che a vario titolo hanno contribuito allo sviluppo e alla realizzazione dell’opera. Il glossario che definisce il tipo di relazione instaurata comprende:

• Coautorialità: per opere realizzate in collaborazione diretta con un'altra persona.
• Collaborazione: per contributi significativi ma senza coautorialità.
• Partecipazione: per opere cui altri partecipano senza co-creare.
• Contributo all’opera di: per contributi in opere altrui senza coautorialità.
• Appropriazione: per opere rifatte o rielaborate da altri.
• Inglobazione dell’opera di: per opere in cui l’artista incorpora opere altrui. Differenziato per autori viventi e non viventi.

La DATAZIONE può essere composta da un sistema multiplo che permettere di individuare tre fasi fondamentali del processo artistico di Maria Morganti: REALIZZAZIONE, è riferito al momento di configurazione definitiva dell’opera (determinante per l’attribuzione del numero d’archivio); IDEAZIONE, indica quando nasce il concetto dell’opera o viene attribuito retroattivamente uno “statuto di opera”; PRODUZIONE, specifica la data di esecuzione pratica, usata per installazioni o edizioni espositive.
Lo STATUS, spesso in relazione con il campo datazione, specifica in che fase l’opera è della sua conformazione materiale e trasformazione ed è assegnato in un determinato momento e sempre potenzialmente modificabile. L’idea centrale è che le opere possano continuare a esistere, in forme diverse, e che siano sempre in divenire e potenzialmente rigenerate, cancellate, replicate o interrotte.
• Realizzata: opere esistenti, realizzate.
• Non realizzata: opere che non sono mai state realizzate; progetti abortiti, falliti, impossibilitati ad esistere.
• Da realizzare: opere che sono già state pensate, concepite, ma che devono ancora essere prodotte.
• Non più esistente: opere che non esistono più; opere effimere, esistite solo per una breve durata (per esempio durante una mostra), distrutte per atti volontari o involontari, cancellate o sparite.
• Replicata: opere esistenti, rifatte nello stesso identico modo; le opere replicate, riproposte, riportate in vita in maniera identica.
• Rigenerata: opere concepite e fatte nel passato, riattivate, riprese e reinterpretate nel presente cambiando qualcosa, eseguite in due tempi, ritoccate, rielaborate; sono cioè le opere modificate e riportate a nuova vita in maniera diversa.
• In divenire: opere in corso, in progress, cominciate e non ancora finite che portano al loro interno il senso della trasformazione nel tempo.
• Interrotta: opere che per qualche motivo sono state sospese e non sono state finite.
• Replicabile: opere che già nel momento della loro ideazione prevedono la possibilità di essere ripetute nella loro essenza, anche eventualmente con parti differenti.
• Alterata: opere che sono state cambiate nella loro forma inziale senza la volontà dell’artista.
La TIPOLOGIA identifica il materiale, la tecnica o la natura predominante delle opere.
la SERIE raggruppa lavori con un comune sviluppo concettuale e temporale.

Il COLORE è un sistema classificatorio che comprende sia nomenclature comunemente in uso (rosso, verde, giallo, blu, viola, etc.) sia alcune denominazioni particolari e specifiche che derivano direttamente dai processi messi in atto dall’artista e termini che hanno un significato simbolico dal punto di vista concettuale nella sua ricerca (multicolore, melma, terra, rosso-rosso, etc.).

La parte OPERE GENERATE DA elenca le opere che derivano direttamente dall’opera in analisi, mentre OPERA È GENERATA DA indica le opere che hanno dato origine a quella in questione. Queste due sezioni illustrano la continuità del processo artistico e offrono una visione genealogica della ricerca dell’artista.
Le CONNESSIONI CONCETTUALI sono parole che aiutano l’artista a riflettere sulle opere, collegandole tra loro secondo criteri creativi. In alcuni casi, queste definizioni possono formare dei capitoli in "Autoritratto" o dar vita a nuove serie. Si tratta di parole che scorrono parallelamente alla ricerca; come le definisce l’artista, sono “associazioni, vicinanze con ciò che sento. Sinapsi, Collegamenti. Legami. Fili. Incroci di senso. Definizioni per costruire nuove narrazioni, per creare nuovi ragionamenti.”

SCHEDA ESPOSIZIONE
La scheda esposizione segue criteri di catalogazione e quindi di classificazione standard, ad eccezione del campo STATUS, che, come nella sezione opere, consente di includere anche esposizioni che non hanno seguito un iter canonico di realizzazione. I diversi status possono essere:

• Non realizzata: progetti abortiti o non conclusi.
• Realizzata e conclusa: esposizioni con inizio e fine definiti.
• Da realizzare: esposizioni concepite ma non ancora realizzate.
• Permanente: esposizioni che perdurano nel tempo.


SCHEDA DOCUMENTO
La scheda documento segue dei criteri di catalogazione e quindi di classificazione standard ai quali l’artista ha deciso di aggiungere un criterio di classificazione per tipologia e categoria alle quali corrispondono rispettivamente il genere del documento (conferenza, monografia, testo dell’artista, testo critico, ecc.) e il formato (testo, digitale, audio, video, ecc.). Ad esempio un documento può essere tipologia “articolo” e categoria “testo”, “intervista/audio”, “manifesto/intervento visivo”.
È in corso un lavoro di revisione di questi due campi per farli corrispondere dove possibile alle norme redazionali comunemente in uso.
Come per le opere e le esposizioni lo STATUS dei documenti è categorizzato come segue:
• Realizzato: documenti esistenti e completati.
• Non realizzato: progetti abortiti.
• Da realizzare: documenti già progettati, ma non ancora fisicamente prodotti.


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